Ho avuto oggi un breve scambio di opinioni con un docente universitario sul tema ormai noto del web 2.0 affrontato con occhio critico di chi sostiene che, tutto sommato, i media tradizionali hanno inassato il colpo ed il sistema è ora stabile e di nuovo funzionante. Alla parola rivoluzione abbiamo sostituito il termine evoluzione ed il nostro marketing dirompente è stato modellizzato in ottica di co-esistenza con tv e giornali più che di sostituzione, come forse un tempo abbiamo ingenuamente pensato.
Non credo che il nostro entusiasmo sia stato errato, credo piuttosto che il modello commerciale (quello dei commerciali) sia ancora troppo potente off line e troppo debole on line, si vende in base alla fiducia, al rapporto col cliente, al modo in cui si presenta il prodotto, fatichiamo a spiegare ai nostri interlocutori che x impressions su facebook possono portare y click profilati, che la nostra misurabilità è un valore, che abbiamo la possibilità di portare davvero un cliente nuovo in azienda.
Dove abbiamo sbagliato? Forse era nostro dovere importare il modello commerciale off line anzichè cercare di formare il nostro audience su tematiche troppo diverse dall’abituale, dovevamo puntare sulla complementarietà degli strumenti, sull’up-selling e sul cross selling anzichè entrare in azienda con i carri armati per fare la rivoluzione.
Forse non abbiamo sbagliato nulla ma a me questa lentezza comincia a dare sui nervi.. meglio pazientare o scendere a patti?