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Abbiamo a lungo creduto e sperato che il web, il 2.0, l’innovazione, il mobile, avrebbero in poco tempo permesso di ripensare il rapporto con le aziende portandoci in casa campioni gratuiti di prodotto e operatori disponibili a rispondere alle nostre esigenze. Se qualche esempio virtuoso di certo non manca, la sensazione è che la vendita pura sia sempre più una questione statistica e che molta parte del marketing passi ancora di li. Mi dice un commerciale


“E’ tutta colpa di quelle maledette compagnie telefoniche, oggi ho ricevuto 3 sms da TIM e uno da AGOS, ci bombardano, poi è ovvio che io non riesco a comunicare con nessuno per vendere il mio prodotto, la gente è esausta”

Ben consci del problema (almeno a mio avviso), i grandi del marketing operativo hanno scelto il bombing: phone bombing, sms bombing, mail bombing. L’idea è semplice, se prima comprava 1 su 100 ora compra 1 su 1000, se prima facevamo 100 telefonate… ora facciamone 1000 🙂 banale no? Il bombing ha ovviamente il suo corrispondente on line, lo spam. La cosa che a volte scoraggia il nostro lavoro su target, segmenti, cluster è la banalità con cui lo spam porta ancora risultati, hai un database non profilato da 100.000 utenti? Avrai 200 visite al sito, puoi starne certo! E gli altri 99.800? Sicuramente infastiditi odieranno il tuo brand, ma intando potresti aver raggiunto lo scopo.. Quello che vorrei rilevare e chiedo a voi se è solo una sensazione, è che lo sparare nel mucchio conta ancora troppo a dispetto delle dichiarazioni di facciata, la penetrazione con politiche di prezzo forsennate (telco) è all’ordine del giorno, ma poi l’assistenza? Il customer care? Il problema è che in certi settori esiste un oligopolio della mediocrità, “cosa serve cambiare gestore se sono tutti cosi? Almeno vado da quello che costa meno“, in un’economia di asset intangibili e nuovi media i modelli economici non innovano del tutto, questa statistica dei poveri è solo un pesante fardello in via di estinzione o è una realtà con cui convivere? O peggio è ancora un attualissimo e strategico strumento di marketing?