Quando si pensa a una professione creativa quello del pubblicitario è uno dei primi mestieri che viene in mente. Ma è davvero così? Chi non conosce questo mondo spesso ha un’idea molto romantica della pubblicità, intesa come atto creativo, ispirazione instantanea, libertà assoluta. Niente di più sbagliato. Mentre la creatività non ha limiti e soprattutto vuole essere originale, la pubblicità di vincoli ne ha, eccome. I modi possibili per “vendere” uno shampoo, uno snack, un’auto, sono infiniti. Diciamo moltissimi. Il problema è: quanti di questi possono essere effettivamente utilizzati? Quanti non contraddicono i paletti che la pubblicità pone? Per non parlare delle limitazioni dei brief, che guidano i compiti specifici delle creatività, obbligando di fatto all’utilizzo di formule fisse, di un certo linguaggio, del tale logo, ecc. In conclusione non voglio però essere negativo. Anche se gran parte delle pubblicità sono oggetivamente banali, ogni tanto riescono ancora a lasciarci a bocca aperta. E comunque se siete dei creativi non disperate: ci sono moltissimi mestieri in cui la vostra mente straordinaria può esservi di aiuto: dall’architetto allo scrittore, dal designer al venditore, dall’archeologo al matematico. Cercate nuove strade!
MTisMagic per MarketingArena