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Riflessioni sul fordismo digitale

L’uomo Artigiano, di Richard Sennett, è un libro da digerire. Gli spunti che propone sono moltissimi, e basta arrivare a pagina 53 per imbattersi in una critica all’aziendalizzazione del National Health Service britannico, ne proponiamo un estratto:

Nel secondo dopoguerra, in Gran Bretagna la creazione del NHS era motivo di orgoglio nazionale. (…) Con il tempo, come tutti i sistemi, il NHS si è deteriorato. Gli ospedali sono fisicamente invecchiati, sono rimaste in uso apparecchiature che avevano bisogno di essere sostituite, il tempo di attesa per ottenere i servizi si è allungato, il numero di infermiere diplomate è diventato insufficiente. Per risolvere questi problemi, una decina di anni fa i politici britannici decisero di modificare i criteri di qualità, rifacendosi al modello inaugurato all’inizio del secolo scorso da Henry Ford nell’industria automobilistica americana. Il fordismo porta ai limiti estremi la divisione del lavoro: ciascun lavoratore svolge un’unica mansione, misurata con la massima precisione da studi sui movimenti e i tempi di esecuzione; la produttività è misurata in rapporto a obiettivi che sono, a loro volta, totalmente quantitativi.

Questo passaggio mi ha fatto tornare alla mente un discorso fatto qualche giorno fa con alcuni colleghi, in merito a quello che potremmo definire fordismo digitale: capita sovente di vedere un seo “alzare le mani” di fronte a uno status di Facebook da aggiornare o un community manager ghiacciato di fronte agli insights o a google analytics. Tutto questo è giusto, per carità, ci sono i famigerati PM li per quello, ma su questa verticalità delle competenze urge riflettere. Le agenzie, soprattutto quelle piccole, sono chiamate a confrontarsi con una scelta non facile: verticalizzare per clienti o verticalizzare per competenze? Lo svantaggio principale della seconda scelta, che sembra in verità la più logica (un bel client manager al “contatto” e una schiera di operativi sul pezzo, con il pm ove necessario), è legato all’effetto muro che si genera, come posso sapere che quel picco di analytics non è un dato strano se non mi confronto con chi sta seguendo l’advertising? La risposta che può apparire banale, “chiedi al tuo collega seduto di fianco”, non è in realtà scontata. Non è detto che la stessa agenzia segua trasversalmente il cliente, e soprattutto non è cosi facile il confronto.

Il problema del fordismo digitale è aperto, come risolverlo?

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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